Se c?è una cosa che il mondo del business e dello sviluppo personale ci ha insegnato, è che la strada per il successo è lastricata di rituali, tecniche e abitudini da guru. Ti alzi alle 5 del mattino, mediti per 20 minuti, scrivi nel diario della gratitudine, fai stretching, prendi una doccia ghiacciata, e tutto questo ancora prima di aver messo piede in cucina per il caffè.
Se ti suona esagerato, è perché lo è.
Come coach e imprenditrice, ho visto e provato di tutto: dalla meditazione trascendentale al journaling delle emozioni, dai mantra motivazionali alla visualizzazione creativa. Ma se devo essere onesta, c?è solo una tecnica che ha davvero rivoluzionato la mia vita: bere un bicchiere d?acqua. Sì, hai capito bene. Non sto parlando di acqua alcalina energizzata sotto la luna piena, ma della vecchia e cara H2O, quella che trovi girando un rubinetto.
Non fraintendermi, non sono qui per denigrare il mondo della crescita personale. Ormai sono 10 anni che cerco la formula magica, quel segreto trasformerà la mia vita da ordinaria a straordinaria. E mi sono immersa in ogni sorta di tecnica con lo zelo di una persona che crede di avere solo una chance per farcela. Ho speso soldi, tempo e, inutile dirlo, una quantità esorbitante di pazienza.
Il problema? Nonostante tutti i miei sforzi, non è mai successo niente di miracoloso. Nessuna epifania, nessuna rivelazione cosmica. Solo un sacco di routine complicate che, più che darmi potere, mi facevano sentire stanca e stressata.
Prendiamo la meditazione, per esempio. La prima volta che ho deciso di ?entrare in contatto con il mio sé interiore?, mi sono seduta sul pavimento, gambe incrociate, occhi chiusi, cercando disperatamente di svuotare la mente. Ma indovina un po?? Non c?è stato nessun nirvana. Solo una lista mentale della spesa, una schiena indolenzita e un certo fastidio per il cuscino troppo duro. Dopo una settimana di tentativi, ho deciso che la mia mente era troppo irrequieta per diventare zen.
E poi c?è il journaling, la pratica di scrivere i tuoi pensieri più profondi su un pezzo di carta. Ho riempito pagine e pagine di riflessioni che non avrebbero sfigurato in un romanzo esistenziale russo. Ma alla fine, mi sono resa conto che tutto questo scrivere non faceva altro che ricordarmi quanto fossi incasinata. Quindi, addio anche al journaling.
Alla fine, in preda alla frustrazione, ho fatto l?unica cosa sensata: mi sono presa una pausa. Ho smesso di cercare la risposta definitiva alla mia crescita personale e ho iniziato a fare qualcosa di molto più semplice. Ogni volta che sentivo il bisogno di un cambiamento, mi alzavo, andavo in cucina e bevevo un bicchiere d?acqua.
Non c?è niente di spirituale o profondo in questo gesto, ed è proprio questo il punto. Non ho bisogno di rituali complicati per sentirmi meglio. A volte, tutto ciò di cui il tuo corpo ha bisogno è un po? di idratazione. Sorprendentemente, funziona. Non solo perché mi obbliga a fare una pausa, ma anche perché mi ricorda che la vita non deve essere così difficile.
Ho passato anni a complicare la mia vita con rituali che promettevano di portarmi illuminazione, chiarezza mentale e successo senza fine. Ma più mi immergevo in queste pratiche, più mi sembrava di affondare in una palude di auto-riflessione e autocritica. Stavo cercando risposte nei luoghi sbagliati, mentre la soluzione era lì, semplice e chiara come l?acqua.
La verità è che il miglioramento personale non deve essere una battaglia. Non hai bisogno di svegliarti all?alba per essere produttiva, né di stare seduta a gambe incrociate per connetterti con il tuo ?io superiore?. La vita è già abbastanza complicata, quindi perché complicarla ulteriormente con pratiche che non fanno altro che farti sentire inadeguata?
Ora, ogni volta che mi sento sopraffatta, frustrata o bloccata, mi concedo un momento per fare qualcosa di incredibilmente banale: bevo un bicchiere d?acqua. E sai una cosa? Funziona. È un piccolo gesto che non richiede sforzo, non richiede riflessione, non richiede niente se non qualche secondo di tregua.
Mi piace pensare che questo bicchiere d?acqua sia il mio modo di dire al mondo che non ho bisogno di trovare tutte le risposte. A volte, la soluzione ai problemi è molto più semplice di quanto pensiamo. Non dobbiamo per forza metterci in marcia verso l?illuminazione, perché a volte la chiave per sentirsi meglio è fare meno, non di più.
Quindi, se anche tu ti sei stancata di tutte le tecniche di crescita personale che sembrano più un lavoro a tempo pieno che un aiuto reale, prova il mio metodo. Non ti prometto che cambierà la tua vita, non ti dirò che scoprirai una nuova te stessa, ma ti garantisco che almeno ti sentirai un po? più fresca e meno stressata.
Forse non diventerai mai un guru del self-help, e va bene così. La crescita personale non deve essere una maratona estenuante, può essere semplice come ricordarsi di bere un bicchiere d?acqua ogni tanto. E chissà, magari mentre sorseggi, troverai quella chiarezza che hai cercato in tutti quei rituali complicati.
La verità è che spesso cerchiamo risposte straordinarie a problemi ordinari. Ci convinciamo che, per essere migliori, dobbiamo fare qualcosa di straordinario, quando in realtà è la semplicità a darci ciò di cui abbiamo davvero bisogno. Bere un bicchiere d'acqua non è un atto eroico, non è nemmeno particolarmente eccitante, ma è efficace. È una pausa, un respiro, un piccolo atto di cura verso noi stesse.
Quindi, la prossima volta che ti senti sopraffatta dalle mille tecniche di crescita personale che dovresti praticare, fermati e prendi un bicchiere d?acqua. Non ci sono aspettative, non c'è pressione, solo un momento per te. E forse, in quel semplice gesto, troverai un po? di pace e, con un po? di fortuna, anche un sorriso.
Perché alla fine, crescere come persone non è una questione di quanti rituali facciamo o di quante pagine di diario riempiamo. È trovare ciò che funziona per noi, anche se è solo una cosa piccola e banale come ricordarsi di bere un bicchiere d?acqua. E se questo ti aiuta a vivere una vita meno complicata, allora hai già fatto un grande passo avanti.